lunedì 17 settembre 2007

I polizziotteschi degli anni '70 -1- , Roma violenta (1975)



Harry la carogna , cioè l'Ispettore Callaghan com'è conosciuto da noi in Italia , ha copiato da Maurizio Merli o viceversa?

Non ha importanza , ciò che importa è che fra i prodotti positivi del 1968 ci fu una generazione di pellicole ben poco corrette politicamente , pellicole seguitissime che davano sfogo alla rabbia della gente , rassegnata all'impotenza di combattere la criminalità , pellicole ovviamente denunciate come razziste e reazionarie dalla classe intellettuale radica-chic per la quale evidentemente i problemi erano ben altri , oppure per la qualche il fenomeno andava contrastato puntanto sulla prevenzione , sul buonismo e altre amenità del genere , quando invece sappiamo tutti che la migliore risposta alla delinquenza è la repressione , senza sè senza ma e soprattutto senza indulti nè amnistie...



Su guardo ai film di 30 anni fa mi sembra che ben poco sia cambiato , poliziotti frustrati da giudici buonisti , una legge permissiva attraverso le cui maglie avvocati cinici trovano sempre la via per farla far franca ai propri clienti etc

anzi qualcosa è cambiato , 30 anni fa esisteva la mala del nord che competeva con quella nuova d'origine medionale e dalla quale alla lunga fu scalzate nel controllo del territorio , oggi ci sono le nuove bande dell'Est che possono poggiare su una manovalanza disperata che non ha nulla da perdere , ieri il fenomeno della droga era agli inizi , oggi pervade la società ed è accettato come normale , continuo a pensare che ci siano meno omicidi perchè verso i delinquenti , se non compiono delitti efferati , viene chiuso tranquillamente un occhio...

sarà una mia impressione forse.



Di seguito incollo stralci da un articolo fazioso che dà l'idea di quello che diceco sopra , uscito nel 1975 su Paese Sera , il quotidiano filo-soviatico , che bollava come reazionario il film , grazie al sito Pollanetsquad.it specializzato in polizziotteschi , dateci un'occhiata:

L’ideologia di pura marca fascista che circola per tutto il film non è nemmeno mascherata, come altre volte nel filone “poliziotto”, da alibi legalitari. […] Inoltre c’è una vera e propria istigazione alla violenza privata con l’esaltazione delle squadre di “vigilantes” presentate come unica difesa dei cittadini. Per gabellare queste tesi in sostegno ritardato della legge sull’ordine pubblico […] si presenta una casistica assolutamente falsa raccontando fatti che a Roma non sono mai accaduti […]. La […] malavita è poi tutta spicciola: non ci sono boss, organizzatori, collegamenti, ricettatori: si tratta sempre di giovani capelloni abbigliati secondo la “divisa” che si ritiene adatta ai giovani di sinistra. Il meccanismo dell’odio, scatenato con queste false argomentazioni, ha buona presa su molti spettatori. […] La criminalità è un argomento troppo serio che non si può lasciare alle dissennate argomentazioni del regista Franco Martinelli […]. Un’ultima nota sulla strana liberalità della censura: malgrado l’estrema violenza sciorinata (e c’è perfino uno stupro) il film è vietato soltanto ai minori di 14 anni.

La rapina fallita alla banca e la spettacolare scena finale dell'inseguimento!

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